Casi Di Studio
PRODURRE ATTREZZATURE UTILIZZANDO LE STAMPANTI 3D MARKFORGED
Con il termine “attrezzature” si intendono tutti quegli oggetti che vengono utilizzati nei processi produttivi, al fine di ridurre i costi, velocizzando i tempi.
Il problema fondamentale riscontrato dalle aziende è la difficoltà nella loro fabbricazione, in termini di manodopera, tempi e costi.
I processi di stampa 3D sono innovativi perché apportano vantaggi non indifferenti sotto molteplici profili:
- VELOCITA’ DI REALIZZAZIONE Per produrre un’attrezzatura basta disegnarla con un software 3D e tramite i programmi specifici di ogni stampante (e.g. Eiger nel caso della Markforged) è immediato ottenere un file leggibile dalla stessa. Il tempo richiesto al processo di stampa è molto variabile in base alla grandezza del pezzo che si sta realizzando, alla qualità che si vuole ottenere e alla resistenza del pezzo
- TOLLERANZE Per ottenere risultati migliori, è preferibile che i pezzi stampati siano monolitici in modo da aumentare la precisione dell’attrezzatura.
- CONFIGURAZIONI Utilizzando i processi produttivi tradizionali è necessario prestare molta attenzione alla forma che le attrezzature devono assumere, a causa delle difficoltà riscontrate dagli operatori nel produrle. Utilizzando le stampanti 3D, la filosofia cambia completamente, poiché le configurazioni complesse non implicano costi e tempi aggiuntivi. Al contrario, inserire fori, tasche e canali portano ad un risparmio di materiale.
- MATERIALI Inizialmente i pezzi stampati in 3D erano costituiti esclusivamente da materiali plastici, cosa che impediva la realizzazione di alcune attrezzature che dovevano avere una certa resistenza. Grazie alla Mark Two, anche questo problema è stato risolto, in quanto la stampante è in grado di produrre pezzi in Nylon, ma rinforzati con fibra di vetro, carbonio o Kevlar.

“Superstition Machine Works”
Rob è un progettista di particolari di automobili radiocomandate. Recentemente, un numero sempre crescente di designer lo hanno contattato, richiedendo la realizzazione di alcuni prototipi. Per questo motivo ha deciso aprire un’attività, chiamata “Superstition Machine Works”. Inizialmente la produzione dei pezzi avveniva esclusivamente con i metodi tradizionali.
“Un giorno però, ho visto un annuncio su un forum riguardante le stampanti 3D. Volevo capirne qualcosa in più”racconta Rob.
“Mi sono informato e ho intuito le grandi potenzialità che la nuova stampante poteva offrire”.
Subito ha acquistato una Mark One ed ha progettato delle ganasce morbide per l’afferraggio dei pezzi. Il vantaggio è stato immediato:
“Disegnare le ganasce nel computer e caricarle con Eiger, richiede molto meno tempo di quanto ne richiederebbe la creazione del percorso dell’utensile su una CNC tradizionale.”Una volta testata la bontà del risultato ottenuto, la scelta di utilizzare la stampante 3D per produrre tutti i pezzi è risultata scontata.

La stampa 3D quindi ha permesso alla “Superstition Machine Works” di massimizzare i profitti, minimizzando i tempi produttivi. Ciò è stato possibile grazie anche alla flessibilità con cui Rob ha modificato le tradizionali linee guida di progettazione.